Tentativo di estorsione ai danni di un impresario funebre: arrestate due persone

Pubblicato: 02/08/2016 07:32:16
Categorie: Attualità , Imprese Funebri , Mondo Funeraria , Più recenti

L'indagine Kronos

A Caltagirone (CT) due persone, A.F. (53) e C.T. (43) , sono state arrestate dai Carabinieri per un tentativo di estorsione ai danni di un impresario funebre. Sembrerebbe che i due facessero parte del clan calatino legato a Cosa nostra.

I Carabinieri hanno effettuato nei loro confronti un'ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia locale. L'estorsione riguarda un episodio accertato durante l'indagine "Kronos" dello scorso 20 Aprile, durante la quale vennero fermati i presunti capi della famiglia catanese e calatina di Cosa nostra e il boss del gruppo di Lentini del clan Nardo, oltre ad altri membri dell'organizzazione. 

La mafia voleva controllare tutte le imprese funebri della zona

Durante le indagini, attraverso le intercettazioni telefoniche di 3 presunti membri, si era scoperto che l'organizzazione intendeva appropiarsi del controllo del settore delle imprese funebri. Inoltre sempre dalle intercettazioni si è scoperto che tra il Dicembre del 2014 e l'aprile di quest'anno i 3 indagati avevano chiesto e ricevuto dall'impresario funebre delle cospicue somme di denaro per Natale e Pasqua.

Le indagini sono proseguite e nonostante l'arresto di Salvatore Seminara, capo della famiglia mafiosa, l'estorsione ai danni dell'imprenditore non si era conclusa. Ecco dunque che altri membri dell'organizzazione avevano preso in eredità il compito di richiedere all'impresario funebre le somme di denaro che non erano state consegnate a causa degli arresti.

La mafia voleva avere il pieno controllo del settore funebre, ma grazie all'intervento dei militari tutto è stato sistemato. Un'altra battaglia vinta nella grande guerra contro le organizzazioni mafiose del nostro paese.

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