Il cimitero internazionale per le vittime del mare a Tarsia, in Calabria, si farà: è stato presentato il progetto preliminare da parte del sindaco della cittadina calabra Roberto Ameruso, agli uffici della Presidenza della Regione. A informarne è Franco Corbelli, presidente dell’associazione Diritti Civili, sin dall’inizio promotore dell’iniziativa. 

L’opera, i cui lavori verrano realizzati in concomitanza con quelli per il nuovo cimitero comunale di Tarsia, costerà circa 4 milioni di euro e andrà ad occupare una superficie di 10mila metri quadrati, avendo dunque una capienza di alcune migliaia di loculi. Del progetto è stato informato anche il prefetto Vittorio Piscitelli, Commissario straordinario per le persone scomparse, che segue l’iniziativa per conto del Governo (la cui valutazione dell’opera è stata «Assolutamente indispensabile e urgente per poter dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare»). Soddisfazione da parte di Franco Corbelli «Dopo l’impegno del Presidente della Regione è arrivato adesso il momento di passare dalle parole ai fatti. Non bisogna perdere più altro tempo. Auspico e chiedo che anche il Governo e l’Unione europea contribuiscano al finanziamento dell’importante opera. Una cosa è certa: questo cimitero internazionale dei migranti è non solo una opera di grande civiltà e di immenso valore umanitario universale, ma, come dimostrano purtroppo le continue tragedie del mare, è assolutamente indispensabile e urgente per dare una degna sepoltura a tutte le vittime dei tragici naufragi e per cancellare così la disumanità di quelle salme, senza volto e senza nome seppellite, con un semplice numerino, in tanti sperduti cimiteri».

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