Si immerge per pulire la lapide del padre: sub perde la vita a Latina

Pubblicato: 12/07/2016 07:38:53
Categorie: Attualità , Più recenti , Segnalati da voi

Il mare del silenzio

Da sempre il mare è fonte di ispirazione di grandi storie, vuoi per la sua bellezza o per la sua vastità, ma a volte esso sa essere misterioso e molte delle sue storie non lasciano spazio a spiegazioni. Così, per una strana e macabra coincidenza Francesco Annecchiarico, 44enne con la passione per l'immersione, ha seuguito in tutto e per tutto il destino del padre. Francesco è morto tra le acque di Latina mentre si era calato nel mare ponentino per andare a pulire la lapide del padre, anch'egli sub, morto incidentalmente tra gli abissi oltre dieci anni fa. Con tutta probabilità l'uomo è stato colto da un malore e una volta persi i sensi, è annegato. Inutili i tentativi degli amici di rianimarlo per cercare di riportarlo tra loro. Il drammatico incidente ha fatto aprire un esame autoptico da parte della Procura di Latina.

Un destino comune

Undici anni fa Rodolfo Annecchiarico, padre di Francesco, aveva lasciato questo mondo tra le acque dell'Isola d'Elba, a Marina di Campo, durante un lavoro di manutenzione della condotta sommersa di un depuratore. Un tubo enorme, lungo 50 metri dal peso di 30 tonnellate che improvvisamente gli crollò addosso, schiacciandolo sul fondale. L'incidente non passò in secondo piano, infatti gli amministratori della ditta che avevano ordinato quella manutenzione straordinaria vennero condannati dal tribunale di Livorno per omicidio colposo.

Due uomini che hanno condiviso la stessa grande passione per il mare, lo stesso amore per le immersioni e lo stesso tragico destino.

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