Si imbuca al funerale fingendosi una truccatrice. Poi deturpa il cadavere

Pubblicato: 06/06/2017 07:30:22
Categorie: Attualità , Mondo Funeraria , Più recenti

Folle gelosia

In questi giorni è stata resa nota la sentenza nei confronti di Shaynna Lauren Sinn, una cittadina americana protagonista di un terribile atto di gelosia risalente a due anni fa.

Il fatto

Shaynna Lauren Sims, una ventinovenne dell'Oklahoma, si era imbucata al funerale dell'ex fidanzata del suo ragazzo (che l'aveva tradita con quest'ultima poco prima che morisse), fingendosi una truccatrice per poter svolgere il servizio di make up alla defunta. Ovviamente non è quello che ha fatto, infatti una volta che si è trovata da sola con il cadavere, accecata dalla gelosia, ha infierito sul cadavere mutilandolo in maniera terrificante: le ha staccato un seno e un mignolo; infine le ha pure rubato le scarpe. Un gesto folle e disumano che ha distrutto il cuore della famiglia della defunta.

Tuttavia la Sims non è riuscita a farla franca, infatti una volta che i famigliari si sono accorti della violazione del cadavere della ragazza, hanno contattato subito la polizia che in pochi minuti è riuscita a rintracciare la donna e l'ha arrestata. 

La sentenza

Dopo un processo con rito abbreviato il giudice Kelly Greenough, ha emesso la sua sentenza: 16 anni di carcere per la Sims. Dei 16 anni di pena si contano: 7 anni per furto con scasso, 5 anni per mutilazione di cadavere, 2 anni per ricettazione e 2 per danni morali irreparabili nei confronti della famiglia della defunta. Nel corso del processo la madre di Tabatha (nome della defunta) ha dichiarato: "Aveva il trucco ed il rossetto spalmato su tutto il viso, i suoi capelli erano ovunque". Le parole della madre sono state confermate da due impresari funebri che hanno riferito al giudice che la Sims ha letteralemente rimosso parti del cadavere, che poi non sono mai state ritrovate. 

Gli avvocati difensori non ha potuto fare nulla per difendere la Sims, nemmeno la carta dell'infermità mentale è servita. Il procuratore distrettuale ha fatto capire che qualsiasi strategia utile a difenderla sarebbe stata del tutto inutile: "Possiamo capire che una persona sia gelosa e che sia arrabbiata. Possiamo anche ammettere che avesse tutto il diritto di esserlo. Ma lei ha decisamente passato il segno".

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