Una lapide intitolata ai seregnesi caduti per la Repubblica di Salò e che reca la scritta: vittime della violenza in nome di una Patria straziata. Questo quello che ha fatto insorgere la cittadinanza e i diversi gruppi dell’opposizione comunale. Una questione che sembra violare direttamente la legge del 20 giugno 1952, n. 645, (contenente “norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale, comma primo, della Costituizone), detta anche legge Scelba, all’articolo 4 sancisce il reato commesso da chiunque “faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di organizzazione del disciolto partito fascita” e continua annunciando sanzioni per chiunque “pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». I vari gruppi dell’opposizione comunale si sono subito riuniti e hanno firmato una lettera poi inviata al Prefetto e alla Procura generale della Repubblica di Monza e ora aspettano una risposta. A firmare sono stati Noi x Seregno, il Movimento 5 Stelle, Partito democratico, W Seregno e Ripartiamo per Seregno Civica.