Scandalo sexy: nell'occhio del ciclone un impresario funebre

Pubblicato: 25/07/2016 07:32:39
Categorie: Attualità , Imprese Funebri , Mondo Funeraria , Più recenti

Scatti sexy e onoranze funebri

Foto hot e imprese funebri, non sono certo due espressioni che si sentono spesso insieme, eppure è quello che sembra essere successo ad un impresario funebre di Rovigo. La storia nasce da una presunta serie di foto piccanti che sarebbero state inviate appositamente al titolare dell'impresa funebre per attirare la sua attenzione. Secondo la versione della donna (presunto soggetto delle immagini), quelle foto ammiccanti non sarebbero mai state inviate, anzi si tratterebbe di pura fantasia dell'impresario funebre. Alla fine è scattata la denuncia ed è stata avviata un'indagine per l'ipotesi di reato di diffamazione aggravata. 

Il caso

Stando ad una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che tutto sia iniziato con l'invio degli autoscatti erotici della donna al titolare dell'impresa funebre. Nonostante le foto non abbiano avuto l'effetto desiderato la voce è cominciata a girare e si è venuto a sapere che una donna avrebbe inviato quel tipo di scatti all'impresario. Sembrerebbe infatti che quest'ultimo avesse mostrato in giro foto di un corpo femminile nudo, ma da cui non era possibile visualizzare il volto. Poi sarebbe stato fatto il nome di una donna che però non è il personaggio della foto e quest'ultima avrebbe, in sua difesa, ha querelato l'imprenditore per diffamazione. Secondo le parole del suo legale non è lei la persona nelle foto e non vuole essere coinvolta in questa storia. Successivamente gli investigatori hanno indagato su quattro persone, tra cui l'impresario funebre. Una volta analizzati i lavori degli investigatori la Procura ha chiesto che il caso venisse archiviato in quanto non ci sarebbero state prove di reati. La richiesta è stata poi respinta in quanto l'avvocato difensore della donna, che ha sporto denuncia, si è opposto. È stata quindi fissata un'udienza in camera di consiglio difronte al giudice Pietro Mondaini, magistrato responsabile per le indagini preliminari del Tribunale di Rovigo, il quale deciderà il futuro di questo caso.

A fondamento dell'opposizione all'archiviazione, l'avvocato della persona offesa ha sostenuto che, la sua assistita e il marito erano legati da un rapporto di amicizia con l'indagato, che è stato interrotto di comune accordo dalla coppia che non condivideva alcuni aspetti dello stile di vita dell'impresario. La signora non ha mai nutrito alcun sentimento, diverso dall'amicizia, nei confronti dell'uomo. A seguito di tale decisione e senza capirne la ragione, quest'ultimo ha iniziato una vera e propria campagna denigratoria ai danni della sua assistita, offendendola e diffamandola, oltre che con gli amici, anche sul social network Facebook. L'indagato asseriva falsamente, inoltre, di essere in possesso di foto della donna che la ritraevano senza veli e le mostrava ad alcuni amici comuni. La vicenda, pertanto, non è unicamente il frutto di foto di nudo falsamente attribuite alla signora, ma anche di offese che cagionano danno alla reputazione della stessa.

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