Pubblicato:
13/10/2016 07:29:39
Categorie:
Cimiteri
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Al cimitero di Campobasso è successo un episodio davvero incredibile. Il sig. Fatticcio possiede una tomba di famiglia da 30 anni e lo scorso 16 Febbraio si era recato agli uffici cimiteriali per chiedere il nulla osta per una nuova sepoltura, ma gli era stato negato il permesso. Questo perchè non era stato trovato alcun tipo di documento che attestasse il diritto da, parte sua, di seppellire i propri cari all'interno di quella cappella. Un blocco a dir poco assurdo, dato che all'iterno di quella tomba riposano già il padre, la madre, il fratello, la nipote e i due suoceri del proprietario, senza tenere conto del fatto che sulla cappella c'è scritto a caratteri ben evidenti il cognome "Fatticcio".
Chiaramente il sig. Fatticcio, rimasto senza parole di fronte alla negazione del permesso di sepoltura, si ea recato quello stesso giorno all'ufficio Contratti mostrando i documenti che certificavano, non solo l'acquisto del suolo cimiteriale, ma anche il progetto della costruzione della tomba di famiglia comprata nel 1979 da tale Mario Grano. Dopo una serie di ricerche l'ufficio in questione non trovò nessuna corrispondenza. Disperato, il sig. Fatticcio, chiese all'ufficio di regolalizzare la sua situazione per poter procedere con la sepoltura, ma anche questo gli fu negato perchè l'accordo privato tra lui e il sig. Grano per la concessione del suolo cimiteriale e della costruzione della tomba di famiglia, non era sufficiente per procedere alle operazioni di sepoltura. Il regolamento di polizia mortuaria dell'epoca non prevedva la possibilità di poter cedere ad altri la propria concessione cimiteriale. L'unico modo per sistemare il tutto, era che il Comune acquistasse tale concessione per poi riconsegnarla al sig. Fatticcio, e così è stato. Il 15 Settembre scorso la giunta, guidata da Antonio Battista, ha risolto la questione riconsegnando la concessione cimiteriale al legittimo proprietario per i prossimi 99 anni.
Nel caso in cui il sig. Fatticcio volesse vendere la sua cappella genitiliza a terzi, darebbe automaticamente il diritto al Comune di revoca dell'atto di concessione, ma con tutto il tempo che ha impiegato per divenire il propiretario effettivo di questa tomba di famiglia, difficilmente la metterà in vendita.
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