Pronto il nuovo forno crematorio di Bologna

Pubblicato: 04/03/2016 07:43:30
Categorie: Attualità , Cremazione , Mondo Funeraria , Più recenti

Un forno crematorio da 1,5 milioni di euro

Verrà inaugurato nei prossimi giorni il nuovo forno crematorio di Molinella (BO). Un nuovo tempio per la cremazione che va ad aggiungersi a quello della Certosa. Sorgerà su un’area di 700 metri quadrati e sarà un impianto modernissimo e rivoluzionario, basti pensare che l’impianto di aereazione di cui è dotato questo impianto è unico in tutta Italia. Il costo complessivo per la costruzione della struttura ammonta a un milione e cinquecento mila euro.

Le tariffe

Sono già state esposte le tariffe che avranno costi compresi tra i 400 e i 500 euro. Per chi abita a Molinella la cremazione verrà a costare 430 euro, per gli abitanti dei comuni limitrofi il prezzo è di 480 euro mentre per chi non rientra in queste dovrà spendere 504 euro.

Il progetto

La struttura è stata provata per la prima volta il 2 Marzo effettuando una cremazione su una salma riesumata. Mauro Morelli, responsabile del progetto, ha spiegato come sarà strutturato l’impianto: “Ci sarà un ufficio aperto tutti i giorni all’interno dell’impianto. Le auto delle pompe funebri avranno un badge per entrare e uscire. Il calore prodotto dall’impianto potrebbe essere usato per riscaldare serre o altro. Chissà se un agricoltore vuole sfruttare questa opportunità. C’è anche allo studio il tetto fotovoltaico sul cimitero che potrebbe rendere autonomo l’impianto dal punto di vista energetico”.

L’impianto di cremazione scelto da Molinella è prodotto da FACULTATIVE TECHNOLOGIES ,azienda angloolandese,presente dal 2000 anche in Italia,con numerosi impianti.
La scelta è stata determinata dall’esperienza e affidabilità’ di questa azienda che opera nel settore dal 1874 con clienti in tutto il mondo.
Facultatieve technologies è in alcuni paesi ,anche gestore di crematori,una esperienza che la rende unica nel panorama cremazionista .

Le tariffe

Stando ai dati attuali le cremazioni dovrebbero aggirarsi intorno alle 400 all’anno, facendo riferimento a tutti i comuni adiacenti. Un servizio che segue l’andamento italiano in quanto nasce dalle numerosissime richieste di cremazione e che rispetto alle tradizionali sepolture costa molto meno.

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