Pubblicato:
05/04/2017 14:32:34
Categorie:
Attualità
, Cimiteri
, Imprese Funebri
, Mondo Funeraria
, Normativa
Il 15 febbraio 2017 è stata presentata alla Camera, a firma del Deputato di F.I. Fabrizio Di Stefano, il Disegno di Legge AC 4301 recante titolo “Disciplina del settore funerario e disposizioni in materia di attività cimiteriale e di cremazione”. Il testo ricalca molte delle disposizioni previste nel Disegno di Legge presente al Senato AS 2492 a firma del Senatore Mandelli, oggi unificato in discussione con i Disegni di legge AS 1611 (Vaccari) ed AS 511 (Rizzotti).
Il DdL AC 4301 si articola in n° 36 articoli divisi in 6 titoli ed interviene in una logica di omogeneizzazione delle norme traendo spunto da quanto già approvato dalle Regioni con Leggi e Regolamenti regionali, intervenendo in primis con la definizione dell’attività funebre ed in secondo luogo definendo quei requisiti minimi che i soggetti che la esercitano devono dimostrare di possedere, eventualmente accedendo a soluzioni previste dal codice civile, anch’esse ben regolamentate e definite.
“La disciplina nazionale riguardante il settore dell’attività e dei servizi funebri – ha dichiarato l’On. Di Stefano nella propria relazione introduttiva al Disegno di Legge 4301- risulta essere caratterizzata, sia sotto il profilo funerario che cimiteriale, da una normativa statale alquanto desueta e da una serie di interventi normativi regionali per lo più disorganici e frammentari.
La materia, infatti, è ancora disciplinata dal regolamento di polizia mortuaria, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, e non è stata oggetto di alcuna successiva modifica legislativa di rilievo.
Per altro verso, la riforma delle competenze regionali operata con la legge costituzionale n. 3 del 2001 ha condotto verso una legislazione regionale caratterizzata da una notevole difformità.
Tutto ciò spinge, da un lato, verso l’esigenza di uniformità all’interno del territorio nazionale delle disposizioni relative al settore funerario, attraverso un ripensamento e un aggiornamento del ruolo dello Stato in termini di regolazione e armonizzazione dell’intero settore, nell’ottica di una maggiore garanzia di accessibilità al servizio, e, dall’altro, verso una maggiore convergenza della legislazione regionale su standard regolatori comuni, attraverso l’affidamento anche di compiti programmatori relativamente ai cimiteri ai fini di una corretta gestione economica.
Secondo quanto recentemente riportato dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), i decessi nell’anno 2015 hanno raggiunto una quota pari a 653.000 (54.000 in più rispetto all’anno precedente): tali dati dimostrano la crescente rilevanza, in termini quantitativi, del fenomeno in parola, alla quale corrisponde un’importanza economica, altrettanto notevole, dell’imprenditoria funeraria italiana, rispetto alla quale emerge con forza la necessità di garantire le famiglie colpite da un lutto da tendenze all’accanimento, da parte dei diversi operatori del settore, nella scelta non solo dell’impresa funebre alla quale affidarsi ma, soprattutto, della tipologia di servizio funebre.
Alla luce di quanto esposto, il presente progetto di legge, prendendo le mosse dai diversi tentativi di riforma del settore presentati in precedenza, esprime la chiara intenzione di procedere a un riordino dell’intera disciplina in ambito funerario e cimiteriale tramite, in primo luogo, una definizione più precisa dei vari ambiti di operatività dello Stato, delle regioni e degli enti locali diretti ad assicurare servizi efficienti, funzionali e rispettosi delle esigenze degli utenti.
Secondariamente, si è proceduto con una chiara identificazione, da un lato, delle amministrazioni comunali in qualità di soggetti principali deputati al rilascio delle autorizzazioni e competenti allo svolgimento delle funzioni di controllo della regolarità nell’erogazione del servizio funerario e, dall’altro lato, dei requisiti strutturali e organizzativi necessari per l’esercizio del complesso delle attività in questione.
In terzo luogo, la proposta di legge interviene sul sistema cimiteriale, in un’ottica di riordino, alla luce del rapporto tra le funzioni igienico-sanitarie e quelle collegate alla memoria e al culto dei defunti, sottolineando altresì l’esigenza di una razionalizzazione diretta al raggiungimento di livelli dimensionali adeguati delle strutture cimiteriali, nel rispetto delle normative generali in materia.
Infine, sono stati oggetto di disciplina anche i cimiteri per animali d’affezione: si tratta di misure predisposte con il precipuo scopo di rispondere in maniera decisa alle esigenze espresse dai soggetti proprietari di procedere con una sepoltura dignitosa delle salme di tali animali.”
Chi, tra LE IMPRESE ASSOCIATE, desiderasse ricevere il testo dell’AC 4301 “Disciplina del settore funerario e disposizioni in materia di attività cimiteriale e di cremazione” può farne richiesta all’indirizzo info@feniof.it.
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