A Perosa, in Piemonte, il maltempo ha fatto danni molto seri al cimitero comunale. Non solo per gli arredi funerari - frammenti di lapidi, pietra, rame - sparsi dalle folate di vento in giro per il selciato e i viali: ma soprattutto per le lastre cancerogene di eternit che hanno portato il sindaco Michele Borgia ad adottare un provvedimento d’emergenza. E così il cimitero resterà chiuso, a partire dallo scorso 4 settembre (data di emanazione dell’ordinanza comunale) «per motivi di sicurezza in materia di sanità e igiene».  Sessanta giorni, salvo future proroghe, la durata dell’efficacia del provvedimento.

Provvedimento al quale è immediatamente seguito un secondo, emesso il 7 settembre, con il quale il comune ha intimato le famiglie titolari delle otto sepolture private smantellate dal maltempo di provvedere alla rimozione dei detriti e frammenti sparsi nell’area comune del cimitero, che siano di pietra o amianto. I proprietari si sobbarcheranno dunque i costi della rimozione, che l’amministrazione ha già affidato in via preventiva alla ditta Global Service, che agirà nel rispetto delle prescrizioni e adottando tutte le precauzioni del caso. Il cimitero, nel tempo della durata dei lavori, rimarrà chiuso al pubblico: resta da capire cosa accadrà se dovesse insorgere la necessità di effettuare nuove sepolture. La cadenza dei funerali a Perosa è di circa uno ogni 45/50 giorni, il che - se la matematica non è un’opinione - imporrà la necessità di trovare una soluzione alternativa.

Per altre notizie sul mondo della funeraria clicca qui.

Articoli correlati

• Salerno, polemiche sulla proroga della sorveglianza al cimitero monumentale
• Treviso, via il rame dal cimitero di Castagnole, si passa all'aluminio
• Ladri di rame, a Mantova il cimitero di Gabbiana è una miniera

Prodotti

Ford Custom

Fiat - Scudo