Pubblicato:
05/11/2015 11:37:26
Categorie:
Attualità
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Dopo quasi 3 anni e mezzo ritorna lo scandalo di Vatileaks con un nuovo caso. Questa volta i protagonisti sono Monsignor Lucio Angel Vallejo Balda dell'Opus Dei e Francesca Chaouqui della Cosea ( Commissione referente sulle strutture economico -amministrative della Santa Sede).
Il fulcro di questa nuova inchiesta, incominciata a maggio scorso , riguarda il trafugamento e la diffusione di carte e documenti riservati alla Santa Sede.
Il 3 Novembre 2015, c'è stato un nuovo interrogatorio per Francesca Chaouqui svolto dalla gendarmeria vaticana.
Dalle sue ultime dichiarazioni viene messa in luce la sua volontà di collaborare con la giustizia e di continuare a fornire tutti gli elementi necessari alle indagini sull'inchiesta, ribattezzata come "Vatileaks 2."
La donna che ora è stata rimessa in libertà ha subito comunicato sui social network il suo pensiero: " Non sono un corvo, non ho tradito il Papa. Non ho mai dato un foglio a nessuno. Mai a nesuno..." ; il post continua con Francesca Chaouqui che ribadisce in modo deciso la propria innocenza e chiude così: "Niente compatimenti per favore, io sono a testa alta, niente di cui vergognarmi."
Anche il cardinale Jean-Luis Tauran è interveuto sullo scandalo rilasciando le seguenti parole: " Questi due arresti dentro le mura vaticane , nei palazzi pontifici , per accuse così gravi non possono che fare male a tutti. Se quanto viene addebitato ai due arresti corrisponde al vero a dir poco c'è da essere delusi, sorpresi e amareggiati. Che tristezza."
Negli ultimi giorni Papa Francesco è risultato molto deluso e amareggiato riguardo ai fatti della Vatileaks, ma ieri in un incontro con Monsignor Angelo Becciu ha rilascito la seguente testimonianza: "Andiamo avanti con serenità e determinazione".
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