Pubblicato:
09/03/2016 15:31:55
Categorie:
Attualità
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A seguito di proposte avanzate dalla FENIOF alla Regione Emilia Romagna sin dal 2014, si sono susseguiti incontri con la categoria presso i preposti uffici regionali al fine di addivenire all’adozione di una circolare esplicativa che, a 12 anni dall’entrata in vigore della normativa regionale, fornisse chiarimenti su una pluralità di tematiche che necessitavano di omogenee interpretazioni (soprattutto da parte dei Comuni).
In data 3 marzo 2016 è stata diramata la Circolare n.144118 con la quale la Regione Emilia Romagna ha fornito approfondimenti su temi oggetto di quesiti e comunicazioni in materia funeraria in applicazione della Legge Regionale n.19/04 e successivi provvedimenti.
La circolare interviene su una pluralità di aspetti toccati dalle pregresse corrispondenze della FENIOF; a tal proposito abbiamo intervistato il Segretario Nazionale della FENIOF Alessandro Bosi per chiedergli informazioni su tale documento.
D. Segretario, cosa ne pensa dell’intervento della Regione Emilia Romagna attraverso la Circolare n.144118 del 3 marzo 2016?
R. Va premesso che sin dal 2014, il sottoscritto, unitamente ai Vice Presidenti Benetti e Leoni, avevamo avanzato richiesta alla Regione di fornire chiarimenti su una pluralità di aspetti, nello specifico relativamente ai requisiti che le imprese funebri devono dimostrare di possedere per essere autorizzate all’esercizio dell’attività funebre. Purtroppo infatti diversi comuni nel tempo hanno dato interpretazioni distorte della legge regionale a causa di una scarsa conoscenza della stessa e delle varie circolari e delibere esplicative che si sono susseguite negli anni. Alla luce delle evidenti problematiche che, anche come federazione, ci siamo trovati a dover gestire a fianco dei nostri associati si è reso necessario sollecitare un intervento della Regione per fare il punto sulle principali questioni ed eliminare il rischio di fastidiose e fantasiose interpretazioni delle disposizioni di legge (soprattutto da parte dei Comuni, che – peraltro- sono coloro che dovrebbero vigilare su chi esercita l’attività funebre, dimostrando talvolta una scarsa conoscenza delle normative del nostro settore).
D. La circolare su cosa fa luce?
R. Interviene su diverse tematiche che avevamo chiesto ricevessero chiarimenti e riassumessero quanto la Regione Emilia Romagna aveva puntualizzato a più riprese attraverso diversi documenti. Nello specifico la Regione ha svolto un buon lavoro nel sintetizzare e fare chiarezza sui requisiti per l’esercizio dell’attività funebre, fornendo altresì chiarimenti in ordine alle tipologie di contratti utilizzabili per il personale necroforo. Il documento ad esempio chiarisce che il ricorso al contratto a chiamata è sì possibile ma per le esigenze straordinarie delle imprese e non ai fini dei requisiti di personale necessari per l’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività funebre. A riguardo la Regione si era già espressa analogamente in una corrispondenza con la FENIOF: il documento conferma quanto abbiamo detto negli anni ai nostri associati.
Tra le altre tematiche interessanti toccate dalla nuova circolare vi sono chiarimenti in ordine ai contratti tra imprese -circa i quali viene ulteriormente chiarito che sono possibili limitatamente a contesti territoriali svantaggiati e di piccole dimensioni- ed in materia di procedure SCIA per l’esercizio dell’attività funebre.
D. E per quanto riguarda le attività quotidiane delle imprese funebri cambia qualcosa?
R. Sollecitata dalla FENIOF la Regione ha fornito chiarimenti in ordine ai trasporti funebri di cadavere, nello specifico nei fine settimana, ribadendo quanto già detto a suo tempo dall’Assessore Lusenti ovvero che è sin d’ora nelle possibilità dei singoli comuni individuare le forme più opportune per assicurare il rilascio dell’autorizzazione comunale al trasporto di cadavere anche nei giorni prefestivi e festivi. A questo punto le chiacchiere stanno a zero e vedremo quali Comuni brilleranno per sensibilità nei confronti dei dolenti e relative esigenze a seguito di un evento luttuoso adottando soluzioni per consentire ai cittadini di beneficiare dei loro diritti.
Sempre in materia di trasporti è stato altresì preannunciata una modifica (che probabilmente si attuerà attraverso l’adozione di una futura determinazione regionale) volta a consentire di movimentare a cassa aperta i cadaveri (dunque dopo l’accertamento di morte) entro le 24 ore dal decesso in tutta la regione Emilia Romagna prevedendo una deroga in caso di prelievo di organi a scopo di trapianto e in caso di riscontro diagnostico richiesto ai sensi dell’art. 37 del DPR 285/90 e di autopsia disposta dall’Autorità giudiziaria.
Tra le ulteriori tematiche di particolare interesse segnalo i chiarimenti in ordine ai criteri di apertura delle case funerarie, delle specifiche tecniche per la tumulazione aerata e per la dispersione delle ceneri in comuni siti fuori dall’Emilia Romagna.
La circolare riporta poi interessanti interventi ed allegati connessi ai recenti pronunciamenti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione relativamente alle attività conseguenti al decesso in ambito ospedaliero e fornisce ragguagli (peraltro già molto chiari nei precedenti documenti regionali) in ordine alla sussistenza dell’incompatibilità tra l’esercizio dell’attività funebre e la gestione cimiteriale.
D.Chi volesse approfondire gli argomenti toccati dalla Circolare regionale cosa deve fare?
R. I nostri associati hanno già ricevuto informazioni in merito ed i nostri uffici sono sin d’ora a disposizione per tutti gli approfondimenti e necessità del caso. Le imprese funebri che desiderano accedere a pareri, studi e consulenze specifiche, sia sulle questioni toccate dalla suddetta circolare che per altro, non hanno che da associarsi alla FENIOF. Tra l’altro siamo tutt’ora in campagna associativa e le quote di adesione sono le stesse degli ultimi tre anni.
Info inviando una e-mail a: info@feniof.it
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