Pubblicato:
06/10/2016 07:33:25
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Attualità
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Sono passati più di 3 mesi da quando la salma di Livia Rigon è stata depositata all'obitorio di Pianiga (VE) e nessuno è passato per il riconoscimento del cadavere. La donna, morta a Luglio scorso, era vedova e non aveva figli. Ecco il motivo per cui non si è ancora presentato nessuno a riconoscere la salma, e proprio perchè tale riconoscimento deve essere effettuato da parenti diretti del defunto, quest'ultima è ancora bloccata all'obitorio dal giorno della sua morte. Tutte le ricerche effettuate dal comune al momento sono state vane, non si trova nessun parente collegato con la defunta.
Qualche settimana fa un donna, avendo visto l'epigrafe della sig.ra Rigon, aveva chiesto in che giorno si sarebbero svolti i funerali, ma nessuno le aveva saputo dire niente semplicemente perchè non era stata fissata nessuna cerimonia funbre, dato che il cadavere non era ancora stato riconosciuto.
Dopo i tentativi falliti dal Comune, spetta al tribunale di Venezia l'arduo compito di lasciare il nulla osta per la sepoltura della sig.ra Rigon. Una concessione che verrà quasi certamente rilasciata, dato che sono state rispettate tutte le fomralità di legge previste, ma nonostante sia tutto in regola e nonostante siano passati più di 3 mesi, la salma è ancora depositata all'interno di una cella frigorifera dell'obitorio e seppur quest'ultima sia stata conservata seguendo tutte le norme igienico - sanitare volute dalla legge, è ora che venga sepolta all'interno del camposanto cittadino, se non altro per una questione di rispetto e umanità.
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