Pubblicato:
23/05/2017 07:32:13
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Imprese Funebri
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Doveva partire una canzone di Vasco Rossi in memoria della defunta, ma così non è stato. È successo ad Ancona, durante un funerale di una signora morta suicida giovedì scorso. Nella lettera d'addio aveva espresso la volontà che durante la sua cerimonia funebre risuonasse la voce di Vasco, ma così non è stato e sembra che in un primo momento, stando a quanto dichiarato dall'impresa di pompe funebri incaricata del servizio, la colpa fosse da attribuire agli uffici cimiteriali, i quali avrebbero negato la riproduzione del brano. Tuttavia, per ovviare al disguido, il nipote della defunta ha appoggiato il cellulare sulla bara e ha fatto partire la canzone.
"In un primo momento - spiega Massimo Bastianelli, responsabile dell' ufficio cimiteriale, - ci era arrivata l’informazione di una funzione religiosa che li non si può fare e ho spiegato che la funzione con benedizione si poteva fare, ma la messa no. Poi si è cominciato a parlare della possibilità di avere della musica e su questo io non ho mai detto no. Ho detto sì, purché si rispettassero due condizioni. Primo che la musica fosse tranquilla perché deve essere consona e non deve debordare dalla camera mortuaria per rispetto delle altre persone. Secondo che non ci fossero i familiari di altri defunti". Ecco perchè l'agenzia funebre aveva mandato un fax per richiedere espressamente una funzione civile. " Ma funzione civile vuol dire tutto e niente e io devo capire che cosa si vuole fare di preciso, e comunque il fax ci è arrivato ieri sera tardi".
Dunque, un incomprensione tra l'impresa funebre e gli uffici cimiteriali, ma questa non ha impedito al nipote di appoggiare il telefono sulla bara e di far partire la musica esaudendo così il desiderio della zia. "E’ stato spiacevole per la figlia e alcuni parenti che si aspettavano la musica, anche perché quella canzone era l’unica cosa che ci rincuorava oggi (sabato)".
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