Pubblicato:
31/08/2016 07:30:22
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Attualità
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Era tornato nella propria città natale per recuperare le ceneri del padre recentemente scomparso, ma quel che non sapeva era che il destino era lì pronto ad attendere anche lui. Così, Pietro Oliva tarantino di 68 anni, residente a Gallarate (VA), ha lasciato questo mondo, in viaggio verso casa su un Frecciabianca. L'uomo è morto a causa di una serie di malori (culminati poi con un infarto) mentre era seduto sul sedile con ancora stretta fra le mani l'urna di suo padre.
Ad accorgersi dei mancamenti dell'uomo sono stati i passeggeri che erano vicini a lui che, poco dopo che il treno era ripartito da Rimini, hanno visto come il sig. Oliva ogni minuto che passava diventava sempre più sofferente, fino a che non ha perso i sensi definitivamente. Non appena l'uomo è collassato i passeggeri hanno allarmato immediatamente il capotreno il quale ha ordinato al macchinista di fermarsi nella stazione più vicina. Una volta arrivati a Faenza i soccorsi erano già sul posto e una volta comprese le condizioni critiche del sig. Oliva si sono precipitati all'ospedale, ma tutto è stato inutile perchè all'arrivo l'uomo era già deceduto.
Successivamente una volante della polizia si è recata alla stazione di Faenza per recuperare gli effetti personali del sig. Oliva e sono rimasti di stucco quando si sono visti consegnare un'urna cineraria. Sono stati proprio gli agenti di polizia ad avvertire i parenti del defunto spiegando loro il terribile destino che aveva accomunato padre e figlio in quel maledetto ultimo viaggio.
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