Pubblicato:
19/05/2016 07:29:13
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È morto folgorato mentre lavorava nel cantiere del cimitero di Foggia. Questa è la triste storia di Paolo Viscillo, un operaio di 64 anni che lavorava per la "ML" di San Marco in Lamis (FG), società incaricata per la costruzione delle recinzioni per le cappelle della nuova area del camposanto. Durante il proprio turno lavorativo l'uomo è deceduto a causa di una violentissima scarica elettrica causata dal tocco involontario ad un cavo elettrico scoperto.
Il fatto risale alla mattinata di ieri. Dalle prime indagini sembrerebbe che il cavo che ha fatto passare a miglior vita l'operaio facesse parte di un allaccio della rete elettrica non a norma. Sembra infatti che il cavo "assassino" parta dal cantiere e arrivi fino ad un campo nomadi, distante circa 200 metri.
I primi ad accorgersi del fatto sono stati i colleghi che hanno subito allertato i soccorsi, ma nonostante l'intervento tempestivo dell'ambulanza e dei soccorritori non c'è stato nulla da fare per il sig. Viscillo, l'uomo è morto sul colpo. Successivamente sono arrivati i tecnici dell'ENEL per mettere in sicurezza tutta l'area.
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