Pubblicato:
20/04/2018 07:33:54
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Un impresario funebre di Ortona, in provincia di Chieti, è stato condannato a sei mesi di reclusione per aver utilizzato una bara senza il marchio di fabbrica. L'uomo è stato accusato di aver violato l'articolo 30 del regolamento di Polizia Mortuaria.
Il fatto risale al Maggio del 2015, ed è stato denunciato dopo il trasporto di una salma da San Giovanni Teatino a Pescara. All'epoca fu un dipendente dell'Asl, che durante un controllo nell'obitorio del cimitero dove stava lavorando, aveva notato come la bara fosse priva del marchio di fabbrica.
All'epoca il Pm aveva chiesto 3 mesi di reclusione per il titolare dell'impresa funebre, ma oggi a distanza di quasi 3 anni, la sentenza definitiva, emessa dal tribunale di Chieti, ha raddoppiato quella pena.
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