I Pokèmon invadono i cimiteri italiani: a Modena la prima segnalazione

Pubblicato: 01/08/2016 07:30:35
Categorie: Attualità , Cimiteri , Curiosità , Mondo Funeraria , Più recenti , Segnalati da voi

Pokèmon fra le tombe

Pokemon Go. Sì, ancora una volta i Pokèmon. Due settimane fa avevamo pubblicato un articolo (per chi se lo fosse perso trova il link in fondo tra gli articoli correlati) che parlava del nuovo gioco che sta facendo letteralmente impazzire tantissimi giovani in tutto il mondo. Ne avevamo parlato perchè un ragazzo olandese aveva trovato Pikachu sulla tomba di suo fratello, all'interno di un camposanto. Lì per lì la notizia sembrava un caso più unico che raro, ma nel giro di pochi giorni ci sono arrivate tantissime segnalazioni di ragazzini che presi dalla foga del gioco, sono andati a caccia di Pokemon anche nelle chiese e nei cimiteri del nostro paese. 

L'ultima segnalazione arriva dalla città di Modena, dove abbiamo saputo che il cimitero di San Cataldo e il duomo della bella città emiliana sono stati invasi dai piccoli mostriciattoli virtuali. Ma perchè appaiono proprio in questi luoghi sacri?

Il perchè della presenza dei pokemon nei cimiteri

Per capire come  appaiano in certi luoghi bisogna comprendere la tecnologia che sta dietro a questo gioco. L' applicazione sfrutta la realtà aumentata (realtà virtuale) e crea un mappa del luogo in cui ti trovi grazie ai dati di Google Maps. Di tanto in tanto un algoritmo fa apparire i Pokemon sul proprio smartphone , senza ovviamente tenere conto del fatto che ci si trovi in un parco o nei pressi di una chiesa, in un bar o anche in un ospedale. A quel punto tocca alla sensibilità e al senso civico del giocatore evitare di sfruttare certi luoghi per catturare il Pokemon. Tuttavia il gioco possiede anche i cosiddetti Pokè Stop, ossia dei punti fissi (nella mappa sono segnati in azzurro) in cui il giocatore (in base ad un algoritmo casuale), può far scorta di Pokè Ball, pozioni e altri strumenti utili per i Pokemon. Si tratta di luoghi fissi che non verranno mai modificati e che per comodità i programmatori di Pokèmon Go hanno individuato nei monumenti storici, parchi, chiese e, non si sa per quale motivo, nella lista di queste posizioni prescelte, ci sono finiti anche gli ospedali, alcuni edifici istituzionali e soprattutto i cimiteri. Ed è così che entrando nel Duomo di Modena o nel cimitero di San Cataldo ecco che possiamo incontrare Zubat, Spearow o altri Pokèmon.

Molti frequentatori "normali" del cimitero sono rimasti allibiti nel vedere che questi ragazzini entrassero nel camposanto solo per giocare, distruggendo quel clima di silenzio e di rispetto che un luogo di culto come un cimitero meriterebbe. 

La sensazione è che la questione sia leggermente sfuggita di mano e come già detto in precedenza, in certi luoghi come chiese, ospedali e cimiteri sarebbe meglio non far apparire questi mostriciattoli virtuali, anche solo per una questione di rispetto dei morti, dei malati o di chi si reca nelle chiese per pregare.

Fonte delle immagini www.gazzettadimodena.it

                         

                                         

                                   

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