Forno crematorio chiuso per emissioni inquinanti: troppa diossina

Pubblicato: 04/07/2016 07:33:14
Categorie: Cremazione , Mondo Funeraria , Più recenti

Impianto inquinante

Mercoledì scorso ha chiuso, temporaneamente, il forno crematorio di Cervignano del Friuli (UD) per le troppe emissioni di diossina (sostanza inquinante). Prima che il forno chiudesse c'erano 14 salme che erano in attesa di essere cremate, e , data la chiusura della struttura, questi cadaveri sono stati depositati nelle apposite celle frigorifere. La notizia è stata confermata da Daniele Squarzina responsabile della produzione della Ser Cim, l'azienda che getisce l'intero impianto di cremazione.

Verifiche e autorizzazioni

"Siamo in possesso - spiega Squarzina - di un'autorizzazione che è stata emessa dalla Provincia di Udine per utilizzare il crematorio. Questo documento ci impone certi limiti e il rispetto di un protocollo. Ci sono una decina di parametri a cui dobbiamo attenerci. Facciamo analisi di continuo per controllare gli inquinanti emessi. I controlli vengono effettuati dai laboratori autorizzati. Se c'è qualche sfioramento si procede con una ulteriore verifica, come in questo caso. Le analisi hanno dato esito positivo anche la seconda volta. È stato superato uno dei limiti previsti, quello della diossina, che viene misurata in nanogrammi".

Una volta capita la gravità della situazione, Squarzina, come prevede il protoccolo ha contattato subito le autorità competenti: "Ho chiamato e avvertito la Provincia di Udine e ho provveduto a spegnere l'impianto di cremazione. Mercoledì mattina ho inviato le analisi all'amministrazione provinciale e anche all'Arpa e al Comune di Cervignano. Tutto secondo autorizzazione. Prima ho telefonato e successivamente ho inviato una mail tramite posta elettronica certificata".

A metà Luglio nuove analisi

"Tra oggi e domani  (Giovedì e Venerdì scorso) - continua Squarzina -  tutte le verifiche necessarie saranno ultimate. Una volta risolto il problema il crematorio potrà essere nuovamente acceso. Dopo una decina di giorni, circa a metà mese dovremo effettuare le analisi". 

Quindi tra qualche giorno saranno effettuate nuove analisi per capire se il problema è stato risolto del tutto oppure bisognerà sospendere ancora l'impianto crematorio

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