Eutanasia, giusto fare il funerale religioso? In Canada si apre il dibattito

Pubblicato: 07/10/2016 07:29:18
Categorie: Attualità , Mondo Funeraria , Più recenti

Rito religioso o no?

Durante la Conferenza episcopale del Canada, tenutasi dal 26 al 30 Settembre a Cornwall, i vescovi canadesi hanno discusso sul tema dell'eutanasia, cercando di mettere a nudo tutte le conseguenze che si stanno verificando dalla legalizzazione di questa pratica avvenuta il 17 Giugno scorso. Una delle domande che sono venute fuori dalla riunione è stata: È giusto celebrare il funerale religioso di una persona che si è privata della propria esistenza tramite l'utilizzo del suicidio assistito?

Non provocare scandali

Le autorità ecclesiastiche degli Stati dell'Alberta e dei Territori del Nord-Ovest avevano recentemente pubblicato un opuscolo dove venivano delineate le linee guida da seguire nei casi di persone morte per aver chiesto e ottenuto l'eutanasia. Tra i punti sottolineati con maggior attenzione c'è proprio quello legato al funerale religioso. Nel caso in cui una persona abbia espresso la volontà di ricorrere al suicidio assistito verranno negate le esequie cristiane, ma se la sua famiglia non l'aveva incitato, il funerale deve essere sì eseguito, ma con un unico riguardo, ovvero quello che "non provochi scandalo pubblico". I vescovi inoltre, raccomandano ai sacerdoti delle varie parrocchie di "non trasformare il rito in un'occasione per esaltare la decisione di togliersi la vita", in modo che il funerale non diventi strumento di propaganda all'eutanasia. Insomma, il fatto che mette d'accordo tutti è che bisogna valutare caso per caso, esaminando ogni circostanza.

Il cuore della questione è la persona

Tuttavia questa mentalità non ha convito del tutto i confratelli degli altri Stati del Canada. Nonostante tutta le realtà legata alla Chiesa Cattolica abbia lottato fortemente contro l'eutanasia, ora che è stata normatizzata, e si sono verificati i primi casi, si è come imposto un grande interrogativo che ha coinvolto tutti i preti e i vescovi canadesi. 

Il cardinale Gerard Lacroix, arcivescovo del Quèbec, e monsignor Christian Lèpine hanno dichiarato di non condividere la scelta sperimentata dai vescovi del Nord-Ovest del Canada. Lo stesso cardinale ha ricordato che "bisogna sempre optare per le cure palliative", sottolineando che non bisogna dare indicazioni "specifiche" ai preti per quello che riguarda le esequie. La cosa più importante è "accompagnare nel fine vita per ricordagli la loro dignità incondizionata agli occhi di Dio". Anche monsignor Lèpine ha evidenziato che l'urgenza sta nell' "accompagnare ciascuno nella sua scelta, per fargli riconoscere il valore della vita". 

L'eutanasia è un concetto che ha suscitato moltissime domande nel cuore di ogni persona, indipendentemente dal credo religioso, sia per il gesto che si compie, sia per le conseguenze successive all'atto del suicidio assistito. Il fatto che al centro del problema venga messa come priorità l'importanza della vita di ciascun uomo piuttosto che il risultato del suo funerale, fa capire quanto sia delicato e non scontato affrontare questo argomento.

Per altri articoli sul mondo della funeraria entra nella sezione NEWS

Articoli correlati:

Condividi

Aggiungi commento

 (with http://)