Diventare impresari funebri a 30 anni

Pubblicato: 11/03/2016 07:27:29
Categorie: Attualità , Imprese Funebri , Mondo Funeraria , Più recenti

L'idea

Diventare impresari funebri a 30 anni? Si può! Lo testimoniano i fratelli Remia che per sconfiggere la crisi, in un periodo dove le richieste di lavoro non sono troppo diffuse, si sono rimboccati le maniche e hanno aperto un impresa funebre. Tante sono le storie di familiari che aprono aziende in proprio per crearsi un lavoro, ma farlo nel settore funebre non è una storia di tutti i giorni.

Una scelta non comune

Così Alex e Gherardo hanno scelto questa strada, anche perchè era l'unico settore dove avevano avuto qualche esperienza lavorativa.

Spiega infatti Gherardo: "Finiti gli studi da Geometra non c’era molto che potessi fare e quando mi è capitata l’occasione l’ho colta al volo. Ho lavorato come dipendente nelle pompe funebri per diversi anni e quando mio fratello e io abbiamo deciso di aprire un’attività nostra la scelta non poteva che ricadere nell’unico campo in cui sapevamo come muoverci".

La Riviera (nome della nuova azienda) è attiva da neanche un anno e sembra già aver portato buoni risultati ai fratelli Remia.

I primi risultati

"Quando abbiamo aperto avevamo diverse preoccupazioni - racconta Gherardo - Prima di tutto temevamo che il fatto di essere così giovani potesse dare un’idea sbagliata della nostra professionalità. Poi la natura stessa del mercato in cui volevamo inserirci non era delle più benevole e accoglienti. Già durante i primi servizi abbiamo avuto modo di dare prova della nostra serietà e della discrezione che competono agli operatori di questo settore. Inoltre noi offriamo un servizio completo che va dalla vestizione del defunto all’espletazione di tutte le pratiche in maniera da sollevare la famiglia da qualunque onere burocratico. Questo ci ha permesso di inserirci nel mercato da subito e con un successo contenuto ma rassicurante".

La scelta dei fratelli Remia è stata coraggiosa e forse un po' imprudente, ma questo dimostra che se si ha buona volontà, serietà di giudizio e se si riescono a sfruttare le occasioni giuste si può vincere questa crisi economica.

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