Dispersione delle ceneri in natura e cremazioni in aumento: cosa sceglie Bologna

Pubblicato: 04/11/2016 07:38:56
Categorie: Attualità , Cimiteri , Cremazione , Più recenti

Quando la natura chiama...

A Bologna la cremazione è sempre più diffusa, ma soprattutto stanno aumentando le persone che chiedono che le loro ceneri vengano disperse in natura. C'è chiede che i propri resti vengano rilasciati tra gli Appennini o nel fiume Reno o c'è chi sceglie  che le proprie ceneri vengano liberate nel proprio giardino di casa. 

La Chiesa però non è d'accordo

Dunque la dispersione delle ceneri in natura è un opzione che prende sempre più consensi, ma quest'ultima non è consentita dalla Chiesa. Come ricorda Papa Francesco infatti: "Le ceneri non possono essere disperse nell’ambiente, né conservate in casa, né tantomeno divise in famiglia o conservate in gioielli o altri oggetti, ma devono essere custodite in un luogo sacro". Questa decisione non vieta certo la cremazione, ma bisogna che i resti di un defunto vengano conservati adeguatamente. 

Le cremazioni aumentano sempre di più

Nel capoluogo emiliano la cremazione è in forte crescita. Nel 2015 oltre settemila persone hanno scelto di essere cremati, facendo registrare un aumento del 10% rispetto al 2014. Per ora, nel 2016, i cittadini che hanno scelto la via della cremazione sono già più di cinquemila.

I motivi di questa crescita

Un novità che ha portato a questo grosso incremento è stata la realizzazione di un'area interamente dedicata alla dispersione delle ceneri all'interno del cimitero monumentale di Bologna. L'area, chiamata Giardino delle Rimembranze, nel giro di due anni è raddoppiata: si è passati da 75 a 150 metri quadri.

"La maggior parte delle persone - spiega Alice Spiga, direttrice di Socrem - preferisce ancora la tumulazione delle proprie ceneri. Il fatto però che alla Certosa (cimitero monumentale di Bologna) ci sia questa possibilità ha spinto molti cittadini a optare per questo posto".

Un altro motivo che ha spinto tante persone a scegliere la cremazione è la presenza di un impianto crematorio di tutto rispetto, come spiega Michela Gaeta di Bologna Servizi Cimiteriali: "Dal 2012 a Borgo Panigale esiste un forno crematorio molto efficiente. Prima era difficile, i resti mortali venivano bruciati alla Certosa in un impianto piuttosto vecchio. Il boom di questi anni è legato a questa struttura". 

Bologna è solo una delle tante città che sta assistendo ad una crescita esponenziale del numero di cremazioni annue, il numero delle persone che sceglie la via del forno crematorio è infatti in costante aumento in tutta la penisola.

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