Pubblicato:
12/05/2016 10:47:56
Categorie:
Attualità
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Le indagini dei Carabinieri di Cagliari avviate sin dal 2013 hanno portato a pubblica evidenza un malaffare di segnalazioni e mazzette tra imprese funebri e dipendenti dell’ASL che ha coinvolto ben cinque ospedali cagliaritani. In 20 persone dal 9 maggio sono agli arresti domiciliari mentre gli indagati sono ben 168.
Purtroppo il nostro settore non è nuovo a simili illeciti ed una delle attività della FENIOF è da sempre la lotta a contrastare simili situazioni dannose per cittadini ed operatori onesti.
A tutela della parte virtuosa della categoria – che rappresenta la parte maggioritaria del settore- prendiamo formalmente le distanze dall’operato illecito di tutti quegli operatori che procacciano affari dentro gli ambienti necroscopici ed ospedali tessendo rapporti commerciali illegittimi al fine di ottenere l’esecuzione di funerali. Una impresa funebre che operi in modo serio, etico e professionale non procaccia affari al di fuori della propria sede autorizzata ma attende di essere contattata dai parenti del defunto presso i relativi uffici.
Chi procaccia affari in modo illecito genera un danno al cittadino (che senza saperlo finisce per pagare il funerale più del dovuto) e a tutte quelle aziende funebri oneste che la FENIOF si prefigge di tutelare e rappresentare.
A prescindere dalla necessità di normative adeguate a limitare simili fenomeni e sanzionarli e punirli in modo adeguato, come FENIOF riteniamo che senza una adeguata informazione ai cittadini simili comportamenti continueranno a trovare terreno fertile, pertanto, alle famiglie toccate da un evento luttuoso ribadiamo quanto da sempre andiamo proclamando:
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Paolo Di Berardino
13/05/2016 22:46:40
Veramente buffo la posizione delle Feniof, ma vi esprimete in base al territorio o alle regioni ?
bartolo
13/05/2016 13:29:51
....e nel caso la Direzione Sanitaria sia o fosse la prima a "favorire" l'amico "d'infanzia"?? Meglio avvisare i carabinieri o la Procura