Pubblicato:
24/05/2016 07:29:31
Categorie:
Attualità
, Cimiteri
, Cremazione
, Curiosità
, Mondo Funeraria
, Più recenti
Che nell'ultimo periodo la cremazione sia più diffusa della tumulazione classica questo è un dato ormai noto a tutti. Ed è noto anche che è molto più conveniente, perchè i prezzi sono evidentemente inferiori. Tuttavia se il processo di cremazione si è diffuso con particolare forza negli ultimi anni in Italia non è solo legato all'aspetto economico, ma anche ad un aspetto che molti tendono a dimenticare, ovvero del cambiamento di posizione della Chiesa sulla cremazione.
Nell'universo cattolico infatti la cremazione non è mai stata vista di buon occhio perchè era una specie di simbolo per gli atei, come ricorda lo storico Franco Cardini: "La Chiesa fu contraria alla cremazione perché fin dai tempi della Rivoluzione Francese, liberi pensatori, atei, materialisti e massoni ne fecero l’espressione del proprio anticlericalismo. La pratica venne condannata formalmente dal diritto canonico: a chi ne disponeva il ricorso veniva comminata la privazione dei sacramenti e delle esequie ecclesiastiche. Occorrerà attendere il luglio del 1963, perché il papa di allora, Paolo VI, venute meno certe condizioni storiche e culturali, “sdoganasse” la pratica della cremazione purchè non venisse scelta “in odio alla religione cattolica”. Una decisione che accolsi con favore perché personalmente ho avvertito sempre una certa repulsione per l’inumazione".
Come dice il sociologo e scrittore Massimo Introvigne "La cremazione da gesto di rottura nei confronti del cattolicesimo , è entrata a far parte del costume anche dei cattolici".
Secondo don Roberto Repole, presidente dell'Associazione Teologi Italiani l'aumento delle cremazioni potrebbe essere dovuto anche ad una difficoltà della società odierna di affrontare il tema della morte: "Dio non ha bisogno delle nostre ossa per resuscitarci nell’ultimo giorno. Il Signore riuscirà a ricomporre i corpi anche se qualcuno li ha bruciati o se sono stati polverizzati in qualche incidente. Chiaro che il pericolo dell’insinuarsi di una concezione panteistica nella cremazione esiste e bisogna vigilare caso per caso. La sepoltura nella terra consente un’elaborazione del lutto più graduale, un distacco meno immediato. E forse nella crescita del fenomeno della cremazione possiamo leggere un ulteriore indizio della fatica della società contemporanea nello stare di fronte alla morte".
Oggi la Chiesa dunque vede la cremazione come una tipologia di sepoltura di pari livello rispetto alla tumulazione. Tuttavia essa raccomanda la consuetudine di seppellire i defunti rifacendosi all'esempio di Gesù che fu inumato. Perchè tumulare un cadavere nella terra ha un significato simbolico. La morte è considerata solo come un lungo sonno che aspetta il risveglio tramite la resurrezione. Mentre la polvere, in questi casi la cenere, ha un richiamo prevalentemente biblico come è scritto nella Genesi "Tornerai alla terra perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai".
L'aspetto economico è chiaramente decisivo in situazioni del genere, soprattutto in questi ultimi anni, ma ogni tanto bisogna anche tenere conto di come si evolve la nostra cultura e considerare tutti i fattori che ne possono generare dei mutamenti.
Per altri articoli sul mondo della funeraria entra nella sezione NEWS