Pubblicato:
16/11/2016 07:38:44
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Attualità
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Sopravvivere ad un infarto, resistere ad un attacco epilettico o superare un trauma cerebrale sono esperienze che accomunano poche persone. Tuttavia quei pochi che riescono a "tornare in vita" dopo episodi del genere raccontano di aver vissuto delle esperienze extracorporee straordinarie come la visione di una luce in fondo al tunnel o comunque di aver provato una sensazione di pace mai avuta prima nel momento in cui erano nel limbo tra la vita e la morte. Questi racconti per anni hanno stuzzicato la fantasia di scienziati, artisti e molte persone in ogni parte del mondo. Oggi queste esperienze anomale sono state catalogate dagli studiosi nei famosi "stati alterati di coscienza".
Tuttavia, come spiega il professor Enrico Facco, docente di Anestesiologia e Rianimazione all'Università di Padova, "La coscienza non è mai uno "stato", bensì un processo dinamico in continua evoluzione. Sono riportate in casistica, classificate come anomale, esperienze mistiche, esperienze di pre morte ed eperienze di fine vita. Oppure reminiscenze di vite precedenti che possono affiorare spontaneamente sia nell'infanzia che nell'età adulta, oppure in qualche modo evocate dall'ipnosi o dalla meditazione". Proprio oggi, nella sede dell'Università di Padova, si parlerà di queste esperienze particolari nell'incontro "C'è vita dopo la morte? E prima della nascita?".
Temi sicuramente interessanti che ci hanno interrogato almeno una volta nella vita e che stimolano ogni giorno gli scienziati di tutto il mondo a trovare una risposta a quella fatidica domanda.
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