Bare aperte e lapidi distrutte: come il terremoto ha devastato i cimiteri

Pubblicato: 23/02/2017 07:31:28
Categorie: Attualità , Cimiteri , Più recenti

Tombe cancellate

Sono passati 6 mesi dalla violenta scossa di terremoto che ha devastato Amatrice e gran parte del centro Italia, ma ancora oggi non si trovano le parole giuste per commentare una simile tragedia. Oltre alle persone e alle case, anche i cimiteri, in particolare quelli di Amatrice e Accumoli, sono stati tremendamente colpiti. Se si passa davanti ai cimiteri di questi due comuni è impossibile non notare le bare aperte, le lapidi distrutte o le tombe di famiglia completamente devastate. Uno scenario davvero terribile che lascia senza parole tutti, cittadini in primis come racconta una donna di Amatrice, che intervistata da un reporter di Ansa non nasconde la propria rabbia e frustazione: "Me lo dica lei se questo è un cimitero di un paese civile, entri pure, vada a vedere con i suoi occhi".

Cimiteri inagibili 

Questa signora ogni giorno va a far visita alla tomba di un suo parente, schiacciato dalla forza distruttiva del terremoto dell'estate scorsa. Per arrivare davanti alla sua tomba, o a quel che ne rimane, deve arrampicarsi su blocchi di macerie e tenersi in equilibrio su altre tombe pericolanti. Questo è solo un esempio, perchè anche nelle zone immediatamente adiacenti la sostanza non cambia: bare a cielo aperto, lapidi divelte e cassette di zinco rovesciate. 

Cercasi soluzione

Il sindaco Sergio Pirozzi aveva già denunciato la situzione da tempo. Lo scorso 18 Gennaio erano stati effettuati dei sopralluoghi per verificare le condizioni sanitarie del cimitero e non erano state riscontrate delle anomalie particolari, ma adesso la situazione è peggiorata e si sta pensando ad una soluzione temporanea per sistemare i loculi. Al momento si è ipotizzato di inserire i loculi in un container, ma è una struttura che non è mai stata realizzata in Italia e quindi bisognerà studiare al meglio la situazione.

Fonte delle immagini: www.ansa.it

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