Autopsie falsificate ad Imperia: 10 persone nel mirino della Procura

Pubblicato: 24/09/2016 07:30:10
Categorie: Attualità , Imprese Funebri , Mondo Funeraria , Più recenti

False autopsie

Un impresario funebre, cinque medici legali, due operatori di camera mortuaria e due impiegati dell'Asl 1 imperiese sono i personaggi coinvolti nell'inchiesta della Procura d'Imperia sulla vicenda delle false autopsie svolte dell'azienda sanitaria locale. Dopo i recenti fatti narrati delle gravi condizioni igieniche del cimitero di Sanremo (IM), continuano le cattive notizie per la provincia ligure. Stando a quanto riporta l'Ansa, quasi tutte e dieci le persone indagate, avrebbero commesso il reato di falso pubblico. Oltre agli indagati ci sarebbero anche altri due necrofori che avrebbero ricomposto delle salme dopo l'autopsia senza possedere alcuna abilitazione, commettendo così il reato di esercizio abusivo di operatore di camera mortuaria.

Centinaia di certificati falsificati

Sempre inerente all'inchiesta, lo scorso Aprile, era stata licenziata l'ex Responsabile del Dipartimento di medicina Legale dell'Asl 1 d'Imperia, Simona Del Vecchio, accusata di avere compilato 49 certificati di morte su 57 senza aver mai visto una salma. Il titore dell'impresa funebre, coinvolto nell'inchiesta, avrebbe modificato, in accordo con Del Vecchio, un'autopsia in modo da ricevere il prima possibile il permesso per l'inumazione della salma. Stando alle prime analisi della Procura gli esami autoptici non a norma, per la maggior parte dei casi senza l'esaminazione del cadavere, sarebbero circa 140. Di questi 140, 79 sarebbero stati falsificati da un solo medico della Struttura Complessa di Medicina Legale.

Se le indagini della procura venissero confermate quello che ne risulterebbe sarebbe un vero e proprio scandalo che si aggiungerebbe alla lunga lista delle illegalità nel settore funebre italiano.

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