Arrestato l'inventore di ''Blue Whale'': il gioco che ha ucciso molti giovani

Pubblicato: 17/05/2017 07:33:56
Categorie: Attualità , Mondo Funeraria , Più recenti

Una follia

Qualche settimana fa avevamo parlato di "Baleia Azul", o come è più noto "Blue Whale", ovvero il "gioco" che ha spinto centinaia di adolescenti al suicidio in molte parti del mondo. In questi giorni è stato arrestato l'inventore di questa follia, Philipp Budeikin, uno studente russo di 22 anni, che dopo essere stato interrogato, ha dichiarato di non provare alcun rimorso per quanto fatto, anzi: "Non sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete". Budeikin ora si trova in carcere a San Pietroburgo e da dietro le sbarre spiega le motivazioni della sua terribile invenzione: "Ci sono le persone e gli scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società".

Sfide terrificanti

Il gioco, che significa Balena Blu, esiste da 4 anni, ma ha cominciato a far scalpore solo quest'anno. Il 14 Maggio scorso anche il programma televiso "Le Iene" gli  ha riservato un intero servizio, che ha scandalizzato moltissime persone. Le vittime del gioco erano tutte persone facilmente vulnerabili, giovanissime e venivano reclutate tramite VKontakte, un popolarissimo Social Network russo. 

Chi partecipava al gioco doveva riceveva delle regole da seguire per quasi due mesi: una serie di sfide terribili che servivano a destabilizzare il giocatore. Il primo passo era imporre ad ogni ragazzo di svegliarsi alle 4 di mattina, poi lo si obbligava a guardare film horror per ore in modo da manipolare la sua psiche. Poi il soggetto per passare alcuni livelli doveva uccidere animali o autolesionarsi. L'ultima sfida, che cuminava con la morte del giocatore, era lanciarsi nel vuoto dal palazzo più alto della città. Ogni livello era studiato per impossessarsi sempre di più delle emozioni del giocatore e quando si arrivava all'ultimo livello voleva dire che il soggeto era completamente dipendente dal gioco e non ragionava più. 

La ragione che ha spinto molti adolescenti depressi a partecipare a questo è che per la prima volta si sono sentiti, seppur in modo perverso, gratificati. Sempre Budeikin dichiara: "Ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto quello che non avevano avuto nelle loro vite: calore, comprensione, importanza". 

Secondo gli psicologi il rischio che vengano fuori "giochi" simili è molto alto e quindi consigliano la massima attenzione per tutte le persone o gli enti che hanno a che fare con gli adolescenti. 

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