Sono passati  4 giorni da quando un Airbus 321 della "Metrojet" partito da Sharm el Sheikh e destinato ad arrivare a San Pietroburgo si è schiantato sulle pareti del monte Sinai provocando la morte di 224 persone.

In tutti questi giorni sono trapelate tante ipotesi e notizie. Sicuramente quella che fa più scalpore è stata la rivendicazione del fatto da parte dell'ISIS che ha comunciato tramite un "abbattuto" il presunto attacco terrostico.  Secondo i terroristi la l'azione è stata condotta dalla "provincia del Sinai" in onore del giuramento fatto al Califfo.

Al momento però non ci sono prove certe che confermano l'attacco dell'ISIS, infatti in queste ore sta emergendo l'ipotesi di un'esplosione del motore dell'aereo.Dai risultati dei reperti e dalle scatole nere sembra che il l'avaria del motore sia la strada più percorribile,  tuttavia dalle analisi fatte sui corpi delle vittime non si riscontrano traumi provacati da una possibile esplosione.

In questa situazione così delicata l'unica cosa certa che è emersa e che darebbe ragione all'ipotesi dell'esplosione è che l'aereo era già stato danneggiato in passato.

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