È successo in provincia di Avellino a Montecalvo Irpino, dove la famiglia di un uomo, deceduto all’età di 82 anni per cause naturali su un suo fondo, ha dovuto aspettare 6 mesi prima di poter rivedere la salma del proprio caro. “Dimenticato” all’obitorio dell’ospedale Frangipane in attesa del riscontro del dna da parte dei Ris, è rimasto poi lì “bloccato” da una montagna di burocrazia. Mancava solo una firma in realtà, una firma proprio sul modulo del riscontro dei Ris, firma che ha bloccato tutto. Inutile l’appello della famiglia al Papa che solo grazie all’avvocato Giovanni Pratola è riuscita ad ottenere l’autorizzazione a procedere con la sepoltura. Ora non resta altro che dare l’estremo saluto al loro caro prima di mettere la parola fine a questa incresciosa vicenda.