Pubblicato:
21/06/2017 12:05:25
Categorie:
Attualità
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Le chiamano ''Gli Angel'' e sono quattro donne che hanno fatto una scelta non comune, ovvero quella di diventare delle portantine ai funerali. La figura del portantino da sempre è associata ad una figura maschile, ma grazie a loro, questa connessione è destinata a cambiare per sempre. Evelyn, Jessica, Daniela e Chiara svolgono questo lavoro con grande passione, umiltà e sensibilità e il loro operato è elogiato da chiunque le veda all'opera, sia da impresari funebri che dai parenti dei defunti.
"Abbiamo iniziato circa due anni fa , quasi per gioco, - racconta Evelyn - io, mia figlia Jessica e altre due ragazze. L'idea è venuta al mio attuale marito Carlo Pussetti e dopo aver fatto un corso, superando non poche difficoltà per farci accettare dal mondo maschile, siamo riuscite nel nostro intento. Otto mesi fa due ragazze sono state sostituite con Daniela e Chiara. Ora siamo una squadra molto affiatata. Ognuna di noi arriva da una realtà lavorativa differente: chi dal turismo, chi dalla ristorazione e chi dall'assistenza per anziani. Tuttavia ciò che ci accomuna è il modo di porci alle famiglie, ai clienti, alle persone in generale. Arrivare in silenzio, in punta di piedi, quasi invisibili, come il nostro nome "Gli Angeli".
"Ecco perché in questo lavoro - continua- riceviamo molti complimenti da tutti, famiglie e impresari. Noi svolgiamo lo stesso lavoro dei portantini uomini, cioè chiudere una cassa, portarla a spalle in chiesa e poi accompagnarla fino al cimitero, ma con la differenza di avere la grazia, la gentilezza e la sensibilità che solo le donne possono avere. Da mamme, sorelle e figlie abbiamo la sensibilità di dare anche una parola di conforto a chi ne ha bisogno e si avvicina a noi. Molte persone quando ci vedono rimangono sbalordite quando vedono quattro donne portare una cassa di grandi dimensioni e si stupiscono anche semplicemente quando ci commuoviamo davanti a un famigliare che soffre per la perdita di un proprio caro. Per noi è diventata una passione prima di un lavoro.
Ricordo ancora la mia prima vestizione, quando i famigliari ci dissero che una donna che veste una salma ha molta più cura e delicatezza di un uomo. Ricordo con piacere il primo servizio, quando l'autista del carro funebre vide arrivare quattro donne al posto dei portantini, quasi svenne dalla sorpresa, poi volle farsi una foto con noi a fianco al suo carro. Ancora oggi tiene quello scatto come sfondo del telefono. Un altro episodio che rammento con piacere è quello legato ad una famiglia che aveva da poco perso il padre. Sia la mamma che le figlie si era commosse nel vedere come accompagnavamo il loro papà nel suo ultimo viaggio e ci hanno ringraziato perchè lui sarebbe stato molto felice di essere portato da 4 donne dato che in vita era uno che amava particolarmente il genere femminile.
Affrontiamo tutti i giorni situazioni difficili sia emotivamente che fisicamente, ma siamo orgogliose del nostro lavoro e ci riteniamo molto professionali".
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