Un altro cimitero ebraico è stato profanato in friuli, vicino alla località San Daniele, rinomata zona d’interesse gastronomico della regione.

Non sono presenti in effetti atti di vandalismo e danneggiamento all’interno del cimitero, ma quando la mattina del 20 giugno i passanti hanno notato il cancello scardinato, hanno subito temuto il peggio. Tre attualmente le piste seguite; la prima è quella del furto di materiale ferroso, come accade in molti cimiteri italiani, la seconda è quella dell’antisemitismo e la terza, più inquietante, è quella dell’azione di una setta satanica. 

Il luogo infatti non è nuovo ad accadimenti del genere, qualche anno fa, nella boscaglia adiacente il cimitero erano stati trovati animali trucidati, il cui sangue era stato raccolto in scodelle insieme ad altre piante e granaglie, disposte in maniera tutt’altro che casuale, probabilmente per seguire un rituale.

Anche la pista del furto di metalli è molto sostenuta dagli abitanti del luogo, che vedono nell’abbandono del cancello scardinato, quando per entrare sarebbe bastato forzarlo, un chiaro segno di tentativo di rubare l’oggetto stesso, probabilmente dissuaso dalla presenza di qualcuno o dalla semplice superstizione, una volta accortisi su cosa si apriva quel cancello. Dall’esterno infatti non è facile riconoscere il terreno circondato da mura, che a prima vista può sembrare una residenza abbandonata.

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