Guida alla cremazione

Pubblicato: 17/07/2015 16:00:03
Categorie: Cremazione

Guida alla cremazione

La cremazione è la pratica di ridurre, tramite il fuoco, un cadavere ai suoi elementi base, quali gas e frammenti ossei. Contrariamente a quanto si possa pensare, la cremazione non riduce il cadavere in cenere: i resti di tale pratica sono frammenti ossei friabili che, in un secondo momento, vengono sminuzzati fino a formare una cenere che poi, a seconda degli usi, delle consuetudini o delle ultime volontà della persona defunta, vengono custodite in un’urna, sepolte, sparse, o altro. La pira funebre ha anche una valenza simbolica, oltre che pratica, distruggendo definitivamente ogni segno della presenza di un corpo.

In Italia la cremazione è un servizio pubblico soggetto a una tariffa ministeriale, ma chiunque decida di farsi cremare una  volta deceduto, deve manifestare “in modo inequivocabile” la sua volontà. E si può farlo in diversi modi:

- Atto notarile: indipendentemente dall’avere o meno redatto un testamento, ci si deve rivolgere a un notaio che autentica la volontà di essere cremati. L’atto dovrà poi essere esibito al Servizio Cimiteri.

- Dichiarazione scritta: deve essere redatta su carta semplice, datata e firmata. Va consegnata a una persona di fiducia (ma occorre comunque un notaio che autentichi il tutto). Anche in questo caso la dichiarazione va presentata al Servizio Cimiteri.

- Iscrizione a una SoCrem (Società di cremazione): bisogna controllare se nella propria città esiste una SoCrem, poi occorre iscriversi pagando una tassa che ovviamente varia da città a città, e da società a società. Nella sede della SoCrem si compilano alcuni moduli alla presenza di un incaricato, nel caso si fosse nell’impossibilità di muoversi, le società inviano a domicilio un loro addetto. Sarà poi la stessa SoCrem a occuparsi di tutto, comunicando al Servizio Cimiteri le volontà del defunto e anche, all’occorrenza, a farle valere in caso, per esempio, di disaccordo dei familiari. Naturalmente l’iscrizione alla SoCrem non copre le spese vere e proprie della cremazione che variano a seconda delle città.

Dichiarazione verbale fatta ai parenti: quando sopraggiunge il decesso, sarà il coniuge o i parenti a comunicare al Servizio Cimiteri la volontà del defunto. In caso di più parenti, la dichiarazione deve essere unanime.

La cremazione di una salma deve essere appositamente richiesta. La procedura viene autorizzata solo a seguito della manifestazione di volontà espressa dal defunto (con disposizione testamentaria, con iscrizione alla società per la cremazione, con una autocertificazione del coniuge o di tutti i parenti più prossimi aventi pari grado di parentela) e della presentazione di un idoneo certificato medico. Per le salme decedute in località diversa da quella di residenza l’autorizzazione viene rilasciata dal Comune dove è avvenuto il decesso.

In molte regioni è possibile procedere alla dispersione delle ceneri o al loro affidamento ai familiari. La dispersione sarà consentita in natura (fiumi, laghi, mari o spazi aperti), in cimitero (in apposite aree) o in luoghi privati, purché all’aperto e con il consenso dei proprietari. Non sarà consentita all’interno dei centri abitati. La dispersione necessiterà di una autorizzazione preventiva rilasciata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove è avvenuto il decesso e sarà subordinata alla volontà espressa in vita dal defunto così come dovrà obbligatoriamente risultare da una disposizione testamentaria e dall’iscrizione ad una Socrem o ad altra Associazione analoga. Presso molti Cimiteri esistono i Giardini del Ricordo per tutti coloro che ne fanno richiesta. Sono realizzati con l’intento di offrire ai cittadini un luogo raccolto dove dare l’ultimo saluto ai propri cari e dove tornare ed essere immersi nel verde in una sorta di anfiteatro naturale che possa trasmettere pace e conforto.

L’affidamento delle ceneri ai familiari, al pari della dispersione, può avvenire in presenza di una volontà espressa dal defunto e desumibile con disposizione testamentaria, con iscrizione alla società per la cremazione, con una autocertificazione del coniuge o di tutti i parenti più prossimi aventi pari grado di parentela (genitori, figli, fratelli, cugini, …).

La dispersione o l’affidamento ai familiari potranno essere autorizzati anche per ceneri già tumulate o provenienti dalla cremazione di salme indecomposte o di resti ossei.

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Visualizza tutti i commenti (1)

Stefano Fioramonti


18/05/2017 18:04:19

Riguardo alla cremazione segnalo un recente orientamento di un Giudice di Pace piemontese. Con una sentenza del maggio 2017 il Giudicante ha ritenuto di dover condannare una impresa di onoranze funebri locale la quale, per un errore di comunicazione, non aveva avvisato in tempo i famigliari della compianta defunta dell'imminente cremazione. Ai figli della donna erano infatti state indicate una data ed un orario precisi; recatisi per assistere al rito gli eredi hanno però scoperto che l'operazione era stata eseguita il giorno precedente. Da qui, la causa. Con la sentenza richiamata il Giudicante ha condannato l'impresa funebre al risarcimento dei danni morali subiti dagli eredi della defunta poichè quanto accaduto avrebbe suscitato negli stessi "un gravissimo stato di disagio e di dolore per un atto ovviamente non recuperabile in alcun modo" alludendo al mancato, ultimo, saluto alla genitrice.

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