È vero che riciclano le bare?

Pubblicato: 13/05/2015 16:26:47
Categorie: Curiosità

“È vero o è una leggenda che durante la cremazione una bara di legno viene “riciclata” ovvero, il morto viene bruciato in un normale cartone nonostante dalle onoranze funebri sia stato venduta effettivamente una cassa di legno da oltre 1000 euro?

Simone

Risponde Alessandro Bosi, Direttore e Segretario Nazionale di FE.N.I.O.F - Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri: “Pur comprendendo l’ansia di chi scrive mi sento di tranquillizzarLa: si tratta di una leggenda metropolitana.

Il defunto avviato a cremazione viene cremato con la bara scelta dai dolenti in occasione del funerale. L’attuale normativa non consente la sostituzione della barala quale, peraltro, deve recare i sigilli dell’impresa funebre che, al momento della chiusura del feretro, ne attesta il regolare confezionamento in funzione del trasporto e della destinazione.

Piuttosto è opportuno sapere in anticipo in quale forno crematorio il defunto dovrà essere cremato: alcuni gestori di forni crematori per accettare il feretro in cremazione richiedono specifiche caratteristiche per le bare quali –ad esempio- essenze lignee facilmente combustibili, assenza di zinco interno e di verniciatura esterna (o un massimo di 1kg di vernice ad acqua).

Senza entrare nel merito della plausibilità o correttezza di tali richieste, per evitare problemi è opportuno sincerarsi preventivamente sulle regole vigenti nel forno crematorio di destinazione.

Quale ultima informazione a beneficio di serenità, La informo che, anche nell’eventualità di dover sostituire la bara per qualche motivo (evento del tutto singolare), quest’ultima difficilmente sarebbe riutilizzabile stanti i sigilli che, una volta rimossi, danneggerebbero irreparabilmente il cofano funebre rendendo evidente l’avvenuto utilizzo. Tutte le bare già utilizzate (ad esempio quelle provenienti da esumazioni o estumulazioni) vengono avviate a smaltimento quali rifiuti e, come detto,è illegale riutilizzarle per altre sepolture (o cremazioni)”.

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